Prosegue a Budapest il processo a Maja T., l'antifascista tedesca inquisita nello stesso procedimento che vede imputata anche l'eurodeputata Ilaria Salis. Il 4 giugno 2025, sempre in ceppi e catene a Maja son stati vietati I domiciliari. Isolamento e tortura bianca è la vita di Maja in carcere, in un paese dove la negazione e accettazione della comunità LGBTQI + è stata evidenziata più volte.
Il 5 giugno Maja ha iniziato lo sciopero della fame, ha perso molto peso, fa fatica a respirare, un corpo che non si nutre sappiamo tuttə a cosa andrà incontro. In Germania è iniziata una raccolta firme, ma solo l'attenzione e la spinta popolare potrà cambiare un destino cui troppo spesso ci siamo abituati. Facciamo che per Maja esista uno spiraglio non spengiamo i riflettori.