La Cassazione dice no al ritorno della dicitura 'padre e 'madre' sulla carta d'identità elettronica.
Si torna a 'genitori'.
Un decreto ministeriale illegittimo e discriminatorio voluto da Matteo Salvini nel 2019, all'epoca alla guida del Viminale.
L'ennesimo vile tentativo di affossare i valori profondi contenuti nell'art. 3 della Costituzione da parte di chi approfittando del proprio ruolo istituzionale cerca di imporre il proprio pensiero, di chi utilizza la religione come strumento di potere.
